giovedì , 28 marzo 2024
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Archivio della categoria: Recensioni

138. Recensione a: Cass R. Sunstein, Sulla libertà, a cura di F. Pe’, Einaudi, Torino 2020, pp. 104. (Mattia Spanò)

Essere liberi non significa semplicemente possedere l’incondizionata possibilità di scegliere. Quest’ultima è una condizione necessaria, ma non sufficiente. Occorre addentrarsi in profondità nel concetto di libertà, scandagliarne il fondo e solcarne la più o meno ampia gittata delle insite implicazioni pratiche. E in questo arduo, ma ineludibile, tentativo accostarsi ad un’ulteriore dimensione costitutiva della libertà: la capacità di orientarsi. Questo ... Continua a leggere »

137. Recensione a: Mario Graziano (a cura di), Filosofi in ciabatte. Divagazioni filosofiche ai tempi del Coronavirus, Corisco Edizioni, Roma-Messina 2020, pp. 206. (Sarah Dierna)

Nonostante l’esplicita modestia sulle intenzioni, questo volume, nato per offrire delle divagazioni filosofiche – sul coronavirus – ai tempi del coronavirus, accettando quindi il «rischio di scrivere qualcosa che probabilmente apparirà come anacronistico soltanto tra un paio d’anni, secondo l’andamento futuro della pandemia, le considerazioni che via via eliciterà» (p. 8), a distanza di due anni dalla sua pubblicazione si ... Continua a leggere »

136. Recensione a: Eugenio Mazzarella, Colpa e tempo. Un esercizio di matematica esistenziale, Neri Pozza, Vicenza 2022, pp. 112. (Enrico Palma)

È giocoforza che quando si legge un libro teoretico venga il desiderio di confrontarvisi direttamente. Ma non per vanità o spirito di superiorità, bensì con l’umiltà di chi recepisce un finissimo esercizio di pensiero – come indica appunto il sottotitolo – e si incammina a pensare sulla scorta di ciò che la lettura ha sollecitato e suggerito. Soprattutto in considerazione ... Continua a leggere »

135. Recensione a: Matteo Losapio, Pavel A. Florenskij. I due mondi dell’icona fra prospettiva rovesciata e metafisica concreta, pref. di Annalisa Caputo, Aracne, Roma 2016, pp. 216. (Giorgia Rimondi)

Il volume di Matteo Losapio, uscito per i tipi di Aracne all’interno della collana “trópos profili”, si inserisce nel fiorente panorama degli studi italiani su Pavel Florenskij, la cui ricezione è ormai ampiamente consolidata, considerando che le prime traduzioni dal russo delle sue opere e i primi articoli a lui dedicati apparsi su riviste specializzate risalgono agli anni Settanta. L’opera ... Continua a leggere »

134. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, Disvelamento. Nella luce di un virus, Algra Editore, Viagrande 2022, pp. 144. (Stefano Piazzese)

Il libro di Alberto Giovanni Biuso risponde in modo inequivocabile alla domanda di Agamben “a che punto siamo?”, portando alle estreme conseguenze i temi sviluppati nel saggio del 2020 Vita e salute. Il paradigma di Don Abbondio (in A. Kaveh et al., Krisis. Corpi, confino e conflitto, Catartica Edizioni, Sassari 2020). Il pensiero dell’autore manifesta qui tutta la ricchezza della ... Continua a leggere »

133. Recensione a: Mircea Eliade, Da Zalmoxis a Gengis Khan. Studi comparati sulle religioni e il folklore della Dacia e dell’Europa orientale, trad. it. di Alberto Sobrero, a cura di Horia Corneliu Cicortas, Edizioni Mediterranee, Roma 2022, pp. 276. (Igor Tavilla)

Horia Corneliu Cicortaș, traduttore e curatore di diversi volumi di Mircea Eliade, Emil Cioran, Ioan Petru Culianu e altri autori di assoluto rilievo della compagine romena, cura per le Edizioni Mediterranee una nuova edizione del Zalmoxis eliadiano, apparso per la prima volta nella collana “Bibliothèque historique” dell’editore parigino Payot (1970). La traduzione italiana di Alberto Sobrero, uscita nell’ormai lontano 1975, ... Continua a leggere »

132. Recensione a: Luca Guidetti, Gli elementi dell’esperienza. Studio su Ernst Mach, Quodlibet, Macerata 2021, pp. 239. (Alberto Giovanni Biuso)

La critica dell’esperienza – in particolare dei suoi presupposti e condizionamenti nascosti anche di natura metafisica – attuata da Ernst Mach è stata e continua a essere assai feconda. La sua influenza sul movimento fenomenologico consiste tra gli altri in due elementi: l’individuazione dell’«ambito preteoretico e vitale delle sensazioni» (p. 213) come luogo da cui sgorgano i concetti; un profondo ... Continua a leggere »

131. Recensione a: Luisa Borghesi, Il senso della storia. Il confronto tra Karl Löwith e Reinhold Niebuhr, Studium, Roma 2021, pp. 144. (Marco Barbieri)

Si scoprono ricerche, alle volte, il cui pregio maggiore (anche se non l’unico) risiede meno nel modo i singoli contenuti sono sviluppati e più nell’impostazione che contraddistingue il lavoro complessivo, a partire dalla scelta del tema e dell’ottica di indagine. Tale è probabilmente il caso del volume di Luisa Borghesi, dedicato alla ricostruzione dell’incontro e del dialogo – esplicito e ... Continua a leggere »

130. Recensione a: Roberto Redaelli, Per una logica dell’umano. Antropologia filosofica e “Wertlehre” in Windelband, Rickert e Lask, Quodlibet, Macerata 2021, pp. X-187. (Sabato Danzilli)

La domanda, già kantiana, «Was ist der Mensch?» si pone oggi con un’urgenza particolare, in un’epoca in cui lo sviluppo delle scienze naturali e della tecnica, e lo stato del dibattito nelle scienze umane hanno contribuito a mettere in discussione in modo definitivo l’immagine tradizionale dell’uomo e dell’umano. Il libro di Redaelli prende avvio da questa presa d’atto, unitamente alla ... Continua a leggere »

129. Recensione a: Thomas Fuchs, In Defense of the Human Being. Foundational Questions of an Embodied Anthropology, Oxford University Press, Oxford 2021, pp. 272. (Veronica Iubei)

In un’epoca dove tempo e spazio, i due più grandi titani metafisici su cui si sono interrogate generazioni e generazioni di filosofi e scienziati, si sono rivelati dominabili e plasmabili interamente dalla techne, si avverte inesorabile la necessità di chiedersi cosa sia rimasto ancora di squisitamente ‘umano’. Il mondo è alla mercé di un’incredibile de-materializzazione, il corpo umano si sta ... Continua a leggere »

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