La questione della storicità riveste uno statuto al tempo stesso centrale e ambiguo nella storia della fenomenologia. La severa condanna dello storicismo in nome dell’ideale della filosofia come scienza rigorosa pronunciata da Husserl nel 1911, così come il carattere minaccioso del problema della storia per una fenomenologia che ambisce ad essere trascendentale ed eidetica, sembravano precludere ogni relazione costruttiva tra ... Continua a leggere »
Archivio della categoria: Recensioni
20. Recensione a: Pietro Montani, Tecnologie della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva, Raffaello Cortina, Milano, 2014, pp. 104. (Emanuele Clarizio)
In una recente conversazione sul suo ultimo libro, Tecnologie della sensibilità, Pietro Montani ha raccolto il suggerimento di chi lo intervistava (cfr. «Sull’interattività. Conversazione con Pietro Montani», a cura di Marie Rebecchi, in alfabeta2, 07 dic. 2014, — www.alfabeta2.it/2014/12/07/sullinterattivita- conversazione-pietro-montani), affermando che questo volume rappresenta l’ultimo di «una vera e propria trilogia», le cui altre parti sarebbero L’immaginazione intermediale. Perlustrare, rifigurare, ... Continua a leggere »
19. Recensione a: Daniela Calabrò e Rosella Faraone (a cura di), Carlo Michelstaedter e il Novecento filosofico italiano, Le Lettere, Firenze, 2013, pp. 258. (Chiara Selleri)
Carlo Michelstaedter e il Novecento filosofico italiano. Questo è il titolo del volume che raccoglie gli atti di una giornata di studi dedicata a Carlo Michelstaedter, autore dal travagliato e doloroso percorso interiore che Asor Rosa definisce tra i più anomali ed eccezionali della cultura del Novecento. Programmata in occasione del centenario della morte (2010), tale giornata di studi si ... Continua a leggere »
18. Recensione a: Davide Sisto, Narrare la morte. Dal romanticismo al post-umano, ETS, Pisa, 2013, pp. 220. (Giacomo Pezzano)
Siamo di fronte – va subito detto – a un libro riuscito, perché si prefigge di mostrare una tesi in maniera chiara e convincente e svolge sino in fondo questo compito, oltre che con una non trascurabile eleganza letteraria. Sintetizzando questa tesi, Sisto ritiene che l’“onda lunga” della modernità e della rivoluzione scientifica abbia avuto tra i suoi portati principali ... Continua a leggere »
17. Recensione a: Giorgio Agamben, Il fuoco e il racconto, Nottetempo, Roma, 2014, pp. 148. (Valeria Bonacci)
Il fuoco e il racconto è la terza raccolta di Agamben edita da Nottetempo, dopo Profanazioni (2005) e Nudità (2009). Come le precedenti, viene pubblicata separatamente dalle indagini politiche della serie Homo sacer, benché si riveli ad esse indissolubilmente legata. Nei saggi che la compongono, l’autore muove dalla considerazione di pratiche linguistiche e artistiche che all’apparenza non riguardano la sfera ... Continua a leggere »
16. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, La mente temporale. Corpo Mondo Artificio, Carocci, Roma, 2009, pp. 272. (Lucrezia Fava)
Nella definizione heideggeriana dell’umano come Dasein, come “esser-ci”, la filosofia trova forse il riferimento più autentico a se stessa, al suo luogo proprio o d’origine. In quanto ente che ha da manifestare o presentare l’essere, ovvero ha da esserci, all’umano appartiene la comprensione dell’essere. O, meglio – premesso che con “esistenza” Heidegger indica il modo d’essere dell’ente che, essendoci, si ... Continua a leggere »
15. Recensione a: Leonardo Samonà, Ritrattazioni della metafisica. La ripresa conflittuale di una via ai principi, ETS, Pisa, 2014, pp. 216. (Enrico Guglielminetti)
La tesi di Samonà è che la metafisica sia in se stessa ritrattazione: «La metafisica ha il suo inizio nel possesso dei principi. Ed è chiamata, in ultima analisi, a oltrepassare, a ritrattare questo possesso. Essa configura la filosofia come ritrattazione dei principi» (p. 9). Ne consegue che le critiche contemporanee della metafisica, da Kant a Wittgenstein, costituiscono a loro ... Continua a leggere »
14. Recensione a: Agostino Cera, Tra differenza cosmologica e neoambientalità. Sulla possibilità di un’antropologia filosofica oggi, Giannini, Napoli 2013, pp. 192. (Giacomo Pezzano)
Ci sono libri con cui si riesce a essere in disaccordo anche radicale soltanto perché si condivide il terreno comune di confronto come con pochi altri accade. Ma, soprattutto, ci sono libri che ti costringono a essere presi sul serio perché prendono sul serio ciò di cui si occupano, perché sono scritti per porre e affrontare un problema e non ... Continua a leggere »
13. Recensione a: Edmund Husserl, Grenzprobleme der Phänomenologie. Analysen des Unbewusstseins und der Instinkte. Metaphysik. Späte Ethik (Texte aus dem Nachlass 1908–1937), hrsg. von R. Sowa – Th. Vongehr, Husserliana, 42, Springer, Dordrecht, 2014, pp. 665. (Marcello Fraccaroli)
Ai più attenti seguaci e conoscitori del pensiero di Edmund Husserl non sarà di certo sfuggita la volontà con cui il padre del movimento fenomenologico cercò di misurarsi, in particolare nell’ultimo periodo della sua riflessione, con quei problemi che, apparentemente, risulterebbero inaccessibili a un’analisi rigorosamente fenomenologica. Tali questioni, che di rado emergono nei testi pubblicati più conosciuti, attraversano potremmo dire ... Continua a leggere »
12. Recensione a: C. Ortiz-Hill – J.-J. da Silva, The Road Not Taken. On Husserl’s Philosophy of Logic and Mathematics, Individual Authors and College Publications, London, 2013, pp. 454. (Fausto Fraisopi)
Quando si legge un libro come quello che qui intendiamo recensire, un testo molto interessante e oltremodo esauriente sulla filosofia della logica e della matematica in Husserl, la domanda che ci si pone è: perché la filosofia della logica e della matematica in Husserl non sono al centro del dibattito attuale in logica e filosofia della matematica? Si tratta di ... Continua a leggere »