giovedì , 28 marzo 2024
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Archivio della categoria: Recensioni

18. Recensione a: Davide Sisto, Narrare la morte. Dal romanticismo al post-umano, ETS, Pisa, 2013, pp. 220. (Giacomo Pezzano)

Siamo di fronte – va subito detto – a un libro riuscito, perché si prefigge di mostrare una tesi in maniera chiara e convincente e svolge sino in fondo questo compito, oltre che con una non trascurabile eleganza letteraria. Sintetizzando questa tesi, Sisto ritiene che l’“onda lunga” della modernità e della rivoluzione scientifica abbia avuto tra i suoi portati principali ... Continua a leggere »

17. Recensione a: Giorgio Agamben, Il fuoco e il racconto, Nottetempo, Roma, 2014, pp. 148. (Valeria Bonacci)

Il fuoco e il racconto è la terza raccolta di Agamben edita da Nottetempo, dopo Profanazioni (2005) e Nudità (2009). Come le precedenti, viene pubblicata separatamente dalle indagini politiche della serie Homo sacer, benché si riveli ad esse indissolubilmente legata. Nei saggi che la compongono, l’autore muove dalla considerazione di pratiche linguistiche e artistiche che all’apparenza non riguardano la sfera ... Continua a leggere »

16. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, La mente temporale. Corpo Mondo Artificio, Carocci, Roma, 2009, pp. 272. (Lucrezia Fava)

Nella definizione heideggeriana dell’umano come Dasein, come “esser-ci”, la filosofia trova forse il riferimento più autentico a se stessa, al suo luogo proprio o d’origine. In quanto ente che ha da manifestare o presentare l’essere, ovvero ha da esserci, all’umano appartiene la comprensione dell’essere. O, meglio – premesso che con “esistenza” Heidegger indica il modo d’essere dell’ente che, essendoci, si ... Continua a leggere »

15. Recensione a: Leonardo Samonà, Ritrattazioni della metafisica. La ripresa conflittuale di una via ai principi, ETS, Pisa, 2014, pp. 216. (Enrico Guglielminetti)

La tesi di Samonà è che la metafisica sia in se stessa ritrattazione: «La metafisica ha il suo inizio nel possesso dei principi. Ed è chiamata, in ultima analisi, a oltrepassare, a ritrattare questo possesso. Essa configura la filosofia come ritrattazione dei principi» (p. 9). Ne consegue che le critiche contemporanee della metafisica, da Kant a Wittgenstein, costituiscono a loro ... Continua a leggere »

14. Recensione a: Agostino Cera, Tra differenza cosmologica e neoambientalità. Sulla possibilità di un’antropologia filosofica oggi, Giannini, Napoli 2013, pp. 192. (Giacomo Pezzano)

Ci sono libri con cui si riesce a essere in disaccordo anche radicale soltanto perché si condivide il terreno comune di confronto come con pochi altri accade. Ma, soprattutto, ci sono libri che ti costringono a essere presi sul serio perché prendono sul serio ciò di cui si occupano, perché sono scritti per porre e affrontare un problema e non ... Continua a leggere »

13. Recensione a: Edmund Husserl, Grenzprobleme der Phänomenologie. Analysen des Unbewusstseins und der Instinkte. Metaphysik. Späte Ethik (Texte aus dem Nachlass 1908–1937), hrsg. von R. Sowa – Th. Vongehr, Husserliana, 42, Springer, Dordrecht, 2014, pp. 665. (Marcello Fraccaroli)

Ai più attenti seguaci e conoscitori del pensiero di Edmund Husserl non sarà di certo sfuggita la volontà con cui il padre del movimento fenomenologico cercò di misurarsi, in particolare nell’ultimo periodo della sua riflessione, con quei problemi che, apparentemente, risulterebbero inaccessibili a un’analisi rigorosamente fenomenologica. Tali questioni, che di rado emergono nei testi pubblicati più conosciuti, attraversano potremmo dire ... Continua a leggere »

12. Recensione a: C. Ortiz-Hill – J.-J. da Silva, The Road Not Taken. On Husserl’s Philosophy of Logic and Mathematics, Individual Authors and College Publications, London, 2013, pp. 454. (Fausto Fraisopi)

Quando si legge un libro come quello che qui intendiamo recensire, un testo molto interessante e oltremodo esauriente sulla filosofia della logica e della matematica in Husserl, la domanda che ci si pone è: perché la filosofia della logica e della matematica in Husserl non sono al centro del dibattito attuale in logica e filosofia della matematica? Si tratta di ... Continua a leggere »

11. Recensione a: Simona Venezia, La misura della finitezza. Evento e linguaggio in Heidegger e Wittgenstein, Mimesis, Milano, 2013, pp. 250. (Alberto G. Biuso)

Sei parole molto dense danno il titolo a questo libro. Tra di esse i due nomi che, accostati tra loro, disegnano «il vero confronto della filosofia del Novecento», perché è il confronto in cui la filosofia interroga il proprio statuto, le possibilità e i limiti (pp. 18 e 103). “Confronto” lo chiama Simona Venezia e non “paragone”. Non dunque un ... Continua a leggere »

10. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, Temporalità e Differenza, Olschki, Firenze, 2013, pp. 120 (Lucrezia Fava)

In Identità e differenza Heidegger espone, in linee essenziali, la relazione originaria di convergenza e divergenza tra l’essere e l’ente – nello specifico l’essere umano, l’esserci – alla base della manifestazione e della comprensione, rispettivamente, dell’identità e della differenza. La convergenza tra l’essere e l’ente è l’evento che dà a entrambi un’identità, ovvero una forma secondo cui è progettato – ... Continua a leggere »

9. Recensione a: Francesco V. Tommasi, Philosophia trascendentalis. La questione antepredicativa e l’analogia tra la Scolastica e Kant, Olschki, Firenze, 2009, pp. 236 (Alice Ragni)

Il lavoro di Francesco Valerio Tommasi segna un imprescindibile punto di svolta rispetto allo stato della ricerca sulle fonti kantiane e, in modo particolare, rispetto all’indagine sulla genesi terminologica della Transzendentalphilosophie. Lavoro magistrale di ampio respiro e di acume teoretico, il volume di Tommasi si colloca lungo un percorso di studi, inaugurato da Giorgio Tonelli e da Norbert Hinske, a ... Continua a leggere »

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