venerdì , 17 maggio 2024
Ultime notizie

DF, 1, 2017: Karl Jaspers e la molteplicità delle visioni del mondo, a cura di Stefania Achella e Jann Schlimme

In che misura la produzione di visioni del mondo contribuisce a stabilire valori di orientamento per le nostre scelte? Come riusciamo a comunicare se le nostre visioni delle cose sono così diverse a dispetto dei valori condivisi? Come comunichiamo e come ci incontriamo con persone la cui visione delle cose (ad esempio a causa di un delirio) è così lontana dalla “normalità”?
All’interno di questo orizzonte problematico, con la sua Psicopatologia generale (1913), ma in particolare con la Psicologia delle visioni del mondo (1919), Karl Jaspers rappresenta un utile riferimento concettuale. Infatti, la Psicologia delle visioni del mondo, che costituisce il lavoro di passaggio di Jaspers dalla psicologia alla filosofia, ed è quindi strutturalmente connotata in una prospettiva interdisciplinare, può offrirsi come un produttivo strumento di riferimento per costruire un approccio capace di tenere insieme la specificità delle diverse discipline che studiano l’uomo. Oltre alle nozioni note e caratteristiche della filosofia dell’esistenza jaspersiana di “situazioni-limite” o “lotta amorosa”, è soprattutto grazie ai concetti di “visione del mondo” (Weltanschauung) e di “guscio” o “involucro” (Gehäuse) che Jaspers ci offre strumenti di lettura preziosi per la comprensione del nostro tempo. L’attenta ricostruzione storico-concettuale e l’impianto teorico messo in campo da Jaspers ci consentono di rappresentare la molteplicità delle prospettive, senza però cadere in un atteggiamento relativistico. Di particolare interesse si mostra il concetto, poco indagato, di Gehäuse, che si presenta strutturalmente duplice. Da un lato il “guscio” può essere, infatti, inteso come irrigidimento di una visione del mondo, fino a divenire “gabbia”; dall’altro può invece rappresentare il proprio orizzonte di sicurezza, all’interno di un mondo di senso condiviso e valori comuni. Obiettivo del volume, a partire da un’analisi fenomenologica dei due lati, quello soggettivo e quello oggettivo, delle visioni del mondo, è di cercare di capire come l’analisi di queste strutture apparentemente antitetiche possa offrire nuove possibilità di dialogo tra prospettive metodologiche diverse. Si intende inoltre indagare quale sia il rapporto tra le varie forme di involucro, e se la distinzione tra tipi di involucri possa fungere da strumento euristico per comprendere la complessità dell’esistenza sia sul piano teorico e filosofico, sia sul piano pragmatico della cura psichiatrica.

Istruzioni per gli autori: Sono ammessi testi in lingua italiana, inglese, tedesca e francese. I manoscritti devono essere inviati in formato Word insieme a una versione in .pdf come allegato di posta elettronica a Stefania Achella (stefania.achella@unich.it; stefaniaachella@gmail.com). I contributi verranno inviati a due reviewers indipendenti secondo la procedura del referaggio doppiamente cieco. I reviewers possono richiedere all’Autore di modificare o migliorare i loro contributi per la pubblicazione. Si prega quindi di allegare sia una versione del contributo anonima intitolata “Manoscritto” sia una “Pagina Copertina” separata in cui siano indicati il nome completo degli Autori, il titolo accademico, l’Università (o l’Istituto) di appartenenza e i recapiti. Il Manoscritto deve contenere un abstract in inglese che non superi le 150 parole e 5 parole-chiave (Keywords). Ogni proprietà del file che potrebbe identificare l’Autore deve essere rimossa per assicurare l’anonimato durante la procedura di referaggio.  Di ogni testo verrà accusata ricevuta. Nella preparazione potrà essere adottato qualunque stile chiaro e coerente, ma in caso di pubblicazione l’autore dovrà inviare una versione finale che rispetti le norme editoriali della rivista (si vedano le norme redazionali). Inviando un manoscritto, l’autore sottintende che il testo non è stato pubblicato in precedenza in nessun’altra sede e che non è oggetto di considerazione da parte di alcuna altra rivista. In caso di pubblicazione, l’autore è tenuto a rinunciare ai diritti a favore dell’Università degli Studi di Bologna. Potrà richiedere alla Direzione della Rivista il diritto di ripubblicare l’articolo. Scadenza per l’invio dei manoscritti: 31 ottobre 2016. Notifica di accettazione, accettazione condizionata, rifiuto: 31 dicembre 2016. Scadenza per l’invio della versione finale: 31 gennaio 2017.

Inserisci un commento